COME OTTENIAMO LE PIANTE DI OLIVO NEL VIVAIO
Le piante provenienti dal vivaio sono ottenute per auto radicazione di talee semilegnose ed allevate ad asse centrale. Alla vendita sono disponibili di altezza variabile di cm 25/30 (2/3 mesi di allevamento in vaso) e cm 60/80 (un anno di allevamento in vaso).
Nel primo caso si richiede maggiore cura nella messa a dimora per facilitare un rapido accrescimento, con vantaggi economici nell’acquisto rispetto alle piante del secondo tipo, garantite per l’attecchimento in entrambi i casi.
PRIMA DI PIANTARE LE TALEE
Nella preparazione del terreno all’impianto, che dovrà prevedere eventuali lavori di bonifica (drenaggi, livellamento, spietra mento, etc) è opportuno effettuare una concimazione di fondo con fertilizzante a base di fosforo e potassio in relazione alla fertilità del suolo.
MESSA A DIMORA DELLE PIANTE DI OLIVO
- Eseguire correttamente lo squadro
- Collocare a dimora i tutori per le piante di olivo (di altezza fuori terra di cm 180/200 in plastica o altro materiale durevole per almeno 5 anni ), collegati in testa con filo di ferro ed un altro a metà tutore,
- predisporre un impianto irriguo ad ala gocciolante con impiego immediato a partire dalla messa a dimora delle piante.
La piantagione preferibilmente viene effettuata in primavera e in alternativa a fine estate, dove gli olivi vanno collocati in buche di cm 20×30, appena al disotto del livello del terriccio nel vasetto, mantenendo integro il pane di terra trattenuto in sito dalla abbondante rete radicale e dall’annaffiamento effettuato il giorno precedente la messa a dimora . Subito dopo (comunque in giornata) è necessario irrigare abbondantemente in modo da accostare il terreno alle radici. Le piante inoltre vanno legate al tutore con legacci elastici, mantenendo eretto l’asse.
Nel caso di piantine del secondo tipo sarà opportuno eliminare le ramificazioni basali per almeno 15 cm dalla base al fine di favorire l’accrescimento apicale e delle ramificazioni laterali superiori, avendo cura di fare prevalere la cima sugli altri rami.
Nel corso della stagione le piante vanno tenute in osservazione e ad estate inoltrata verranno soppresse le ramificazioni concorrenti con la cima o, in alternativa, vanno sottoposte a torsione. Andranno eliminate invece quelle basali fino all’altezza di 25/30 cm; occorre tener presente che le potature dovranno essere ridotte al minimo necessario e finalizzate alla crescita in altezza e delle ramificazioni laterali, favorite da concimazioni azotate e irrigazione.
POTATURA DI ALLEVAMENTO E PRODUZIONE DELLE OLIVE
Al secondo anno di impianto, se si è proceduto in modo corretto all’allevamento delle piantine al primo anno, non occorre alcuna potatura a fine inverno o primaverile, mentre sarà necessario guidare correttamente l’accrescimento dell’asse centrale , mantenendo in costante prevalenza la cima con successive legature al tutore.
Soprattutto nella “FS17-FAVOLOSA” è possibile osservare già dal primo anno comparsa di fiori e formazione di frutti, più o meno abbondante in relazione allo sviluppo della chioma. Mentre a partire dal terzo/quarto anno sarà opportuno modificare la forma della chioma, che avrà assunto la conformazione conica, verso la formazione di palmetta libera. Ciò si consegue con l’accurata eliminazione di branche legnose orientate verso l’interfila, conservando invece integre quelle formatesi lungo il filare che vanno lasciate libere di crescere e ramificare per l’ottenimento di abbondanti rami fruttiferi.
In sintesi, con adeguati interventi di potatura primaverili-estivi, si giungerà gradatamente alla formazione di una parete continua (contro spalliera) con vegetazione abbondante caratterizzata da rami flessibili potenzialmente fertili e carichi di frutti; si predispone così l’oliveto alla raccolta meccanica con macchine scavallatrici (vendemmiatrici modificate) , attraverso potatura prevalentemente meccanica con tosatrici per un adeguato contenimento della chioma in altezza e diametro in relazione alla macchina utilizzata.
CONCIMAZIONE AZOTATA DELL’OLIVETO
Al primo anno di impianto si suggerisce la concimazione localizzata con urea da distribuire in 3/4 volte (10/15 gr/pianta), a distanza di 20 giorni una dall’altra, a partire dal momento in cui la pianta abbia ripreso a vegetare.
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